Il 19 gennaio 2013 entrarono in vigore le nuove norme relative alle patenti di guida: nacque la patente «B96», una licenza che sta a metà strada fra la «B» e la «BE». Con il recepimento della normativa UE venne modificato, fra gli altri, anche l’art. 116 del CdS, consentendo ai possessori di patente «B» di guidare «treni» di veicoli la cui massa massima arrivi a 4.250 kg. Nello specifico, trainando un rimorchio leggero, se il complesso veicolare ha una massa massima fino a 3.500 kg, basta la patente «B», se si superano i 3.500 kg senza oltrepassare i 4.250 kg è richiesta la «B96», conseguibile con il superamento di un esame di pratica di guida (senza ripetere la teoria). All’epoca ci rendemmo conto che il legislatore non aveva tenuto in considerazione una particolare disposizione che riguardava appositamente i TATS. Una circolare della MCTC del 25 maggio 1994 (n. 4494), infatti, prevedeva che in caso di controllo la rilevazione effettiva della massa circolante fosse effettuata sulla bascula e non attraverso la somma dei pesi esposta sui libretti. Questo avveniva perché in fase di omologazione ai TATS vengono assegnate due masse complessive, una minima e una massima, che figurano sia sulla targhetta applicata sui veicoli sia sulla carta di circolazione, ragion per cui, per accertare che la massa trainata non superasse la tara del veicolo trattore e che il complesso non oltrepassasse le 3,5 tonnellate, si ricorreva alla bascula. Domandammo allora al Ministero dei Trasporti – tramite l’ufficio stampa, nostro referente naturale – che fine facesse quella circolare alla luce della nuova legislazione. Buio completo per due anni e mezzo, ma evidentemente i nostri colleghi non avevano nulla di nuovo da dirci. Finalmente il 26 ottobre 2015 è stata, invece, diramata una nuova circolare (24640) che abroga definitivamente la predetta: i limiti di traino del rimorchio vanno considerati con riferimento esclusivo alla massa massima autorizzata sui documenti di circolazione. Niente più bascula, dunque, occhio ai libretti!