Domani, 10 settembre, la IX Commissione Trasporti della Camera ha in programma una serie di audizioni con i rappresentanti di alcuni dei principali interlocutori della nautica per ascoltare le istanze relative ai correttivi da apportare al Codice della Nautica.
Secondo quanto riportato sul sito della Camera dei Deputati, alle 9.30 parlerà Unasca, l’Unione Nazionale delle Autoscuole, alle 10.00 Assonautica Italiana, poi la Federazione Italiana Vela e, infine, Ucina – Confindustria Nautica.
Molte le questioni ancora aperte per quanto riguarda lo «schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229, concernente revisione ed integrazione del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE».
Tra queste vi è anche l’annosa questione dei fuoribordo 2T a iniezione diretta per il quale si era arrivati, pochi giorni prima che cadesse il Governo Conte, a una convergenza sul limite di 900 cc di cilindrata (anziché 1.000 cc), fatta salva la potenza di 40,8 hp, per la guida senza patente.
Ricordiamo che attualmente questa tipologia di motori può essere guidata senza patente (purché abbiano una cubatura non superiore a 1.000 cc, in pratica come i fuoribordo 4 Tempi), grazie alla proroga emanata lo scorso 2 agosto e valida fino a fine anno