Avete intenzione di acquistare un motore elettrico o anche due? Sappiate che avete diritto a un contributo governativo. Per il 2024 sono stati destinati ben 3 milioni di euro a tale scopo.
Nell’ottica di favorire la transizione ecologica, infatti, il Ministero capitanato da Adolfo Urso, il Mimit (delle Imprese e del Made in Italy), ha adottato il decreto interministeriale che istituisce un fondo per l’erogazione dei contributi finalizzato alla rottamazione dei motori endotermici delle imbarcazioni, che verranno sostituito con motori elettrici, eliminando dunque i carburanti fossili. La facilitazione è estesa anche l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’istallazione nelle unità da diporto.
I beneficiari possono presentare una sola domanda per ottenere l’agevolazione per un massimo di 2 motori elettrici, se si tratta di normali diportisti, mentre se a farlo è un’azienda proprietaria di imbarcazioni utilizzate a fini commerciali o per scopi sportivi e sociali (quindi, noleggiatori, associazioni, ASD e simili) se ne possono ottenere di più per equipaggiare per lo meno una parte della flotta.
Onestamente crediamo che, allo stato attuale, saranno proprio queste ultime imprese a utilizzare il contributo, specie quelle che risiedono lungo specchi d’acqua in cui è vietato entrare con motorizzazioni endotermiche (pensiamo all’alto Garda, per esempio oppure alle associazioni che operano nelle zone a maggior tutela Aree Marine Protette, per esempio).
Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, prevedono un importo concedibile fino a 8.000 euro nel caso di persona fisica e fino a 50.000 euro nel caso di impresa.
Il contributo per ciascun fuoribordo elettrico dotato di batteria integrata di potenza non inferiore a 0,5 kW e fino a 12 kW, è di 2.000 euro mentre per quelli motori fuoribordo con batteria esterna, entrobordo, entrofuoribordo o POD di propulsione è di 10.000 euro.
Si attende ora il provvedimento direttoriale che stabilirà modalità e termini di presentazione delle domande senza il quale il bonus non potrà essere erogato.
Se desiderate approfondire l’argomento prendere visione del decreto che istituisce il contributo cliccate qui.